INCI: che cos’è e come leggerlo

Ho riflettuto sulle tante scelte che faccio nel mio quotidiano:  mangio biologico e locale, sono vegan, vesto naturale nei limiti del  possibile, scelgo equo e solidale, spreco il meno possibile ed  autoproduco ciò che posso. Eppure fino ad oggi non mi ero mai fermata a  leggere l’ Inci. L’inci, sì, la lista degli ingredienti dei cosmetici  che utilizzo.

L’inci questo sconosciuto

L’ INCI, si può leggere ebbene sì, certo facendosi aiutare, magari usando il biodizionario sito tutto italiano o l’inglese skin deep che elenca anche gli studi scientifici in merito a pericolosità delle sostanze usate.

Per capire  quindi se  un prodotto cosmetico è dannoso per la pelle o per l’ambiente bisogna  conoscere quali principi attivi contiene. Gli ingredienti nell’inci,  vengono elencati in ordine di quantità decrescente: per primi quelli in  dose maggiore e poi quelli in dosi minori.

Attenzione però, non è sufficiente che un  dato ingrediente venga autorizzato per farci star tranquilli, esso  infatti potrebbe non essere sicuro: esistono molti rischi diversi come  quelli legati alle allergie, sempre più in crescita o di accumulo, di  comedogenicità, di incremento dell’incidenza tumorale o di inquinamento  di fiumi, mari ed ambiente  o di tossicità. 
 

Un esempio su tutti? il profumo.
 

Parfum sicuro oppure no?

Parfum ossia la componente odorosa che viene  ottenuta sempre dalla miscela di più sostanze. Ne esistono più di  cinquemila, alcune di origine naturale ed altre no. La maggioranza sono  molecole sintetiche, mentre alcune, sono sempre di origine naturale come  per esempio il muschio che viene estratto dalle ghiandole di un piccolo cervo del Cashmir.

Molte profumazioni sintetiche sono pericolose per l’uomo perchè  causano allergie, dermatiti e reazioni più in generale inaspettate.

Ogni anno l’Ifra (international fragrances association) stila una  lista di autoregolamentazione mettendo al bando sostanze di cui sia  stata dimostrata la pericolosità oppure limitandone la percentuale  d’impiego. Eppure questo per quanto migliori la situazione non rende  sicuro l’elemento Parfum sempre presente nei cosmetici.

Insomma se prima mi bastava sapere che  provenissero da aziende cruelty-free o etiche dal punto di vista delle  persone (quindi che non facevano parte di marchi da boicottare) ma il  pensiero che forse basare tutto sulla fiducia senza leggere sul retro  delle confezioni non fosse una cosa saggia non mi aveva mai sfiorata ora  invece ovviamente la cosa sembra davvero diversa.

Esistono  infatti molti prodotti che pur essendo vegan sono pessimi prodotti,  poco biodegradabili o che contengono sostanze petrolifere. Insomma se  sono contro la sofferenza degli  animali vorrei anche evitare di buttare nello scarico e quindi nei mari e  nei fiumi, sostanze che uccidono ed intossicano  fauna e la flora,  ovvio, no?!
 

Quindi eccomi qui: a questo punto  prendo in mano tre flaconi a caso dal mio bagno ed inizio la mia  revisione cosmetica. Paura e terrore, ecco le parole che decrivono quel  che leggo.

Photo credits Carmela Kia Giambrone

Piccolo vademecum utile sugli ingredienti cosmetici e sugli inci da evitare
 

  • SLES sodium laureth sulfate, Laureth sulfate, Cocamide DEA tensioattivi aggressivi
     
  • DMDM hydantoin conservante che rilascia formaldeide cancerogena
  • PEG, Laureth-4, Coceth-7 origine petrolifera
  • isopropyl myristate altamente comedogeno
  • methylchloroisothiazolinone potente allergizzante
  • carbomer gelificante a base petrolifera, resina sintetica non biodegradabile
     
  • propylene glycol  solvente a base petrolifera, è il liquido antigelo, esercita la sua  azione solvente anche sulla pelle “solubilizzando” i grassi fisiologici
     
  • polyquaternium-7 condizionante ittiotossico
     
  • triethanolamine rilascia nitrosammine, cancerogene e mutagene
  • ethoxydiglycol di derivazione petrolifera 
  • imidazolidinyl urea pessimo conservante, rilascia formaldeide cancerogena
     
  • EDTA è un chelante,  forma complessi con gli ioni metallici presenti nei cosmetici  sequestrando i metalli e rendendoli disponibili per essere disciolti in  acqua. Quando i residui di cosmetici finiscono nelle acque, provocano un  aumento dei metalli presenti, intossicazione della fauna marina  presente ed in ultima analisi nell’intera catena alimentare
     

Quindi che fare?

In conclusione stando così le cose capisco che, nella maggior parte dei casi, l’idea che ho (abbiamo) dei cosmetici che scelgo(gliamo)  risulta essere basata esclusivamente sull’efficienza del marketing che viene realizzato dalla sua casa produttrice piuttosto che da quello che contiene davvero la crema o il detergente scelto.

Non resta che imparare a leggere e quindi scegliere consapevolmente e poi, perchè no, produrre da sè i propri cosmetici.

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

6 commenti

  1. Ciao!! sono contenta di essere tra i tuoi lnk (i fiori dell’anima), mi spiace anzi che il mio blog non sia ancora “decollato” del tutto, c’è scritta poca roba…forse perchè anche io sono un po’ indecisa e ferma sui miei passi in generale. Il tuo blog è bellissimo!! un bacio grande
    NaturElisa

  2. ciao! nel tuo blog ci sono cose molto interessanti… tienilo aggiornato che lo leggo volentieri! 🙂

  3. Se posso vorrei consigliarvi un sito interessante, L’Angolo di Lola, dove c’è un elenco di tanti prodotti con relativa spiegazione di INCI e principi attivi. Date un’occhiata anche al forum che è molto attivo. per fortuna siamo sempre di più a curarci di questo aspetto!
    http://lola.ilbello.com/index_int.php

  4. Grazie mille a tutte e due, siete molto carine!
    Cercherò di aggiornare il più frequentemente possibile il blog perchè è bello che ci siano persone che come me e come voi si curano del mondo che ci circonda ed
    impediscono alla società consumistica e superficiale in cui viviamo di spazzare via tutto quello che c’è di etico e positivo!
    Naturelisa tranquilla…non mollare e vedrai che il blog sarà un successo…magari se ti và perchè non scriviamo un post a quattro mani e lo pubblichiamo su entrambi i nostri blog…se t và contattami via mail che ci organizziamo! : )
    …e grazie mille per il link di lola…ci andrò di sicuro!!! : )
    Grazie Laangy…farò il possibile per rinnovare il tuo interesse!!! ; )
    …un bacione a tutte e due e tornate a trovarmi!!!

  5. Io ho provato Lavera e Weleda e mi sono sembrate una rivelazione ! Costose però …
    Più weleda, lavera fa cose più alla portata. Che ne pensi ? Ciao Angela

  6. Lavera e Weleda non sono male ma non hanno inci verdissimi…la marca che preferisco è Fitocose ma vendono solo on line… 😉

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