Bellezza e cosmesi: “perchè io valgo”, ma non solo io

Questo post tratta di argomenti leggeri che però possono essere molto pesanti in fatto di conseguenze. Ciò a cui mi riferisco è l’inebriante mondo della cosmetica e del beauty.  Enorme importanza per chi commercia in questo settore, visti gli entroiti annui soltanto in Italia, ma forse meno importanza data a chi è costretto a subire agonie continue per testare make up vari o creme antirughe.

Generalmente, a questo punto mi viene sempre posta una domanda: “…ma tu cosa usi?” ebbene, partiamo da cosa non uso.

Questa lista, non certo esauriente, è certamente cosa non acquisto.

Marchi di BAGNODOCCIA E BAGNOSCHIUMA:
  • Bionsen (Guaber)
  • Cleo (Paglieri)
  • Felce azzurra (Paglieri)
  • Kelemata
  • L’Angelica (Guaber)
  • Mantovani (Ciccarelli)
  • Perlier (Kelemata)
  • Venus (Kelemata)
  • Antica Erboristeria (Henkel)
  • Axe (Unilever)
  • Baby Roberts (Bolton)
  • Baby Shampoo Johnson’s
  • Badedas (Sara Lee)
  • Borotalco (Bolton)
  • Clear (Unilever)
  • Clear&clear (Johnson’s)
  • Dimension (Unilever)
  • Dove (Unilever)
  • Experience (Procter&G.)
  • Fissan (Sara Lee)
  • Head&Shoulders (Procter&G.)
  • Infasil (Procter&G.)
  • Johnson’s pH 5.5 (Johnson’s)
  • Keramine H (Procter&G.)
    Neutro Roberts (Bolton)
  • Neutromed (Henkel)
  • Nidra (Colgate)
  • Palmolive (Colgate)
  • Pantene(Procter&G.)
  • Wella (Procter&G.)
 

Marchi di PRODOTTI IGIENE INTIMA:

  • Cleo (Paglieri)
  • Bionsen (Guaber)
  • L’Angelica (Guaber)
  • Mantovani (Ciccarelli)
  • Venus (Kelemata)
  • Aveeno (Johnson&J)
  • Baby Roberts (Bolton)
  • Carefree (Johnson&J)
  • Depilzero (Sara Lee)
  • Douss Douss (Colgate)
  • Fissan (Sara Lee)
  • Infasil intimo (Procter&G.)
  • Intima Roberts (Bolton)
  • Karinzia (Reckitt B.)
  • Lactacyd (Glaxosmithk)
  • Lines lei (Procter&G.)
  • Neutro Roberts (Bolton)
  • Sanex (Sara Lee)
 

Marchi di CREME PROTETTIVE:

  • Cleo (Paglieri)
  • Cera di Cupra (Ciccarelli)
  • Nativa di Cupra (Ciccarelli)
  • Perlier (Kelemata)
  • Venus (Kelemata)
  • Acqua alle Rose (Bolton)
  • Fissan Baby (Sara Lee)
  • Glicemille (Colgate)
  • Glysolid (Sara Lee)
  • Johnson’s Baby Olio (Johnson’s)
  • Kaloderma (Henkel)
  • LeocremaNeutrogena (Johnson’s)
  • Neutromed (Henkel)Oil of Olay ((Procter&G.)
  • Oil of Olaz ((Procter&G.)
  • Penaten (Johnson’s)
  • Pitz Buin (Johnson’s)

Marchi di SAPONI MANI E VISO:

  • Cleo (Paglieri)
  • Bionsen (Guaber)
  • Fresh&Clean (B&S)
  • L’Angelica (Guaber)
  • Mantovani (Ciccarelli)
  • Marsiglia Spuma di Sciampagna (Italsilva)
  • Atkinson (Procter&G.)
  • Borotalco (Bolton)
  • Camay (Procter&G.)
  • Douss douss (Colgate)
  • Dove (Unilever)
  • Infasil (Procter&G.)
  • Johnson’s Baby e pH 5.5Lux (Unilever)
  • Lysoform (Unilever)
  • Natura (Henkel)
  • Neutro Roberts (Bolton)
  • Neutromed (Henkel)
  • Palmolive (Colgate)
  • Rexona (Unilever)
  • Sanex (Sara Lee)
  • Supersoap Badedas (Sara Lee)
 
ASSORBENTI IGIENICI (per chi ancora ne fa uso, io non rinuncerei mai alla mia coppetta mestruale o mooncup):
  • Nuvenia (SCA)
  • Tena (SCA)
  • Carefree (Johnson’s)
  • Intervallo (Procter&G.)
  • Lines (Procter&G.)
  • O.B. (Johnson’s)
  • Silhouette (Johnson’s)
  • Tampax (Procter&G.)

La risposta quindi è semplice: ho deciso di usare marchi cruelty free oppure seguo il buonsenso affidandomi alla bellezza verde. Sono infatti cosciente del fatto che la stragrande maggioranza delle sostanze in commercio siano assolutamente inutili (e questo nel migliore dei casi visto che, in quello peggiore, possono essere addirittura tutto forchè buone per il nostro corpo).

A partire da questo, procedo con il ragionamento che sono una donna che quotidianiamente vive nella società che tutti noi conosciamo e cioè quella società che considera tabù la parola sudore e che spende milioni di milioni di euro in acquisti di deodoranti e profumi, quando basterebbe, almerno in alcuni casi:

  1. lavarsi un pò di più;
  2. indossare indumentui naturali piuttosto che poliestere e magliette super aderenti;
  3. portarsi una maglietta di ricambio e se necessario, utilizzarla.
Come dicevo, dato che faccio parte della società che conosciamo, anche io quindi, uso il deodorante ma per poter evitare di emanare sgradevoli odori ad un certo punto della giornata, ho capito che non è necessario contribuire a test assolutamente inutili, per vedere se una certa quantita di alcool del mio deodorante preferito è tossica, quando ormai da decenni esistono test di tossicità per sostanze note, o test non cruenti utilizzabili benchè più dispendiosi. Ricordiamoci sempre che stiamo parlando di cosmetici.
 
Ho capito quindi che “io valgo“, per citare un famoso reclame, ma allo stesso modo, valgono anche tutti gli animali senzienti nei laboratori usati per test cosmetici di tossicità, irritabilità e tutti gli altri standard richiesti per la commercializzazione di prodotti di bellezza.
 
Ecco perchè ho scelto di acquistare solo prodotti immessi sul mercato da marchi cosidetti Cruelty free o, per dirlo all’italiana, che non hanno fatto soffrire esseri innocenti a causa della nostra vanità.

Dieci anni fa le cose erano dure, soprattutto per una quindicenne circondata da amiche che compravano l’Oreal e Garnier senza considerare nemmeno il problema. Ma ora le cose sono molto diverse: non solo i marchi che non fanno più questi test sono aumentati drasticamente ma addirittura marchi di grande distribuzione hanno deciso di seguire questo principio, un esempio è il gruppo Coop che ormai da anni non si fornisce più da produttori che non rispettano i suoi valori, tra cui anche quello di non fare test sugli animali.

Altri esempi virtuosi poi sono i casi di marchi che hanno fondato tutta la loro produzione sul NO TEST SU ANIMALI come:

  • LepoLine
  • Lush
  • Helan
  • Officina Naturae
  • Sanecovit
  • Fitocose
  • Lavera
 
Basta volerlo quindi ed ora la possibilita di fare delle scelte consapevoli ed etiche c’è eccome (a partire da iniziare a comprendere l’Inci).
Molti di questi marchi si trovano nella grande distribuzione, in erboristeria, altri anche in profumeria o in negozi prettamente monomarca infine c’è quasi in tutti i casi, la possibilità di fare acquisti su internet, cosa semplice e molto veloce.

La cosa poi carina che ho scoperto da poco è l’esistenza di make up diversi da quello a cui siamo abituati e cioè un make up mineral assolutamente naturale perchè non costituito da cere o siliconi ma da semplice polvere minerale, completamente naturale ma allo stesso tempo ultra resistente (e che ho anche imparato a fare in casa in 5 minuti: fondotinta, cipria e blush).

Di questo tipo di prodotti se ne occupano diversi marchi (esteri ed italiani) come:

tutti commercializzano in rete e hanno spiegazioni e consigli sui loro siti, ovviamnte a livello di convenienza dal nostro paese è meglio acquistare dai marchi italiani o europei sia per l’impatto, che per le tempistiche che per gli standard di produzione che comunque per gli Stati Uniti risultano diversi dai nostri europei.

Altra cosa è poi il la scelta di prodotti vegan, come nel caso di Lush, che marchia ulteriormente alcuni dei suoi prodotti con il marchio V per renderli riconoscibili a tutti i Veganlushini.
 
Infine ciò che mi sento di consigliare è anche il fantastico mondo dell’autoproduzione che non solo è molto soddifacente ma anche estremamente piacevole ed etico!
Qualche esempio?
In definitiva se vuoi essere carina, profumata e le più bella del reame, non è necessario che tu contribuisca allo sterminio di decine e decine di esseri viventi innocenti, basta affidarsi a marchi che prima dei costi mettono l’etica oppure mettersi all’opera e realizzare con le tue mani i tuoi cosmetici naturali ed innamorarti delle bellezza eco.
 
Quello che molto spesso sembra che ci dimentichiamo è che ogni acquisto che noi facciamo è una scelta con determinate conseguenze direttte ed indirette, insomma sia nei guadagni di quella casa produttiva sia nei futuri investimenti della stessa azienda sul lungo periodo.
 

Se fino a dieci anni fa parlare di standard cruelty free nella cosmesi era impensabile e oggi non più questo è dovuto a come a tutto, come pure nel commercio, sia relativo alle richieste di mercato che in questi anni sono cambiate mutando il mercato stesso: boicottare significa scegliere consapevolmente decidendo chi finanziare e chi no attuando un consumo critico (per un aiuto io mi sono affidata alla Guida al Consumo Critico).

Tutti i giorni decido di non finanziare marchi come Coca-Cola, Del Monte, Henkel, Nestlè e di dare invece il mio supporto finanziario a marchi come Coop o Alcenero: insomma ciò che ci è rimansto nella nostra società è il nostro potere di acquisto e quindi acquistiamo consapevolmente e con etica, basta volerlo!
 
Video consigliato Uomini e Topi – Report

Fonti:

  • consumoconsapevole.org
  • infolav.org
  • cnms.it

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

8 commenti

  1. Ciao,
    sono Giorgio (quello che ha mangiato di fronte a te a Buscate , tanto x intenderci!)
    Ogni volta che entro nel tuo Blog vedo che è fatto molto bene e riesci a descrivere le situazioni od informare in modo molto chiaro e utile.

    A parte questo mi piacerebbe che ci riorganizzassimo a uscire solo che non ricordo quale sia il numero di cell che mi avete dato nei 500 presenti nel mio telefonino 😛

    Magari mandami una mail tu cosi me lo ricordi (giorgiglio@libero.it)

    Grazie e buon sabato.
    Un bacione
    Gio

  2. Ciao Giorgio, grazie per i tuoi complimenti…diciamo che faccio quel che posso…grazie per essere venuto a farmi visita, a presto!

  3. Si ok ,ma tolte quelle marche cosa dovrei usare?? acqua? ho provato sapobe di marsiglia ma irrita un casino in quanto non ha lo stesso ph.I prodotti lush mai visti. VA bene che i test su animali sono scandalosi ma verranno vietati presto se ci muoviamo.

  4. e su chi li devono testare? sugli esseri umani?

    1. Penso di sì, dopotutto siamo noi a doverli usate ! Ma a te piacerebbe non avere voce e non poterti ribellare ?

      1. Ciao Angela, hai proprio ragione, la loro voce siamo noi con le scelte che facciamo quotidianamente. 🙂 grazie per il tuo contributo! A presto, Kia

  5. veggy vale (attivista giovane)

    quindi la kelemat anon è cruelty free?

    1. Ciao nella comunità europea è in vigore una legge che vieta di testare i prodotti sugli animali, quest’articolo è del 2007. Rimane il fatto che io per etica scelgo marchi che anche prima di questa legge producevano cruelty free. 🙂

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