AWorld App: quando vivere sostenibile è un gioco da ragazzi

app sostenibilità Nazioni Unite

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La tecnologia, ormai, ci permette di avere a portata di mano moltissimi modi per essere più sostenibili: abbiamo visto così app che combattono lo spreco alimentare, quelle che aiutano a scegliere l’usato di qualità e ancora quelle che ci aiuteranno a ridurre la nostra impronta. Oggi voglio parlarti di un’App per vivere in modo sostenibile nel mondo moderno, avvicinando innovazione e sostenibilità.

Sto parlando di Aworld, l’App che parla torinese, partner delle Nazioni Unite nella lotta al cambiamento climatico. L’ho scaricata e la uso da diverso tempo ormai, ecco perchè ho deciso di raccontartela. Per farlo, ne ho parlato con Alessandro Armillotta, Co-Ceo di AWorld: scopri assieme a me, l’App che è stata scelta dalle Nazioni Unite per supportare la campagna ActNow.

L’importanza della sostenibilità ambientale: perchè non abbiamo un Pianeta B

living planet report wwf
photo credits wwf.it

Come sappiamo tutti, l’incremento di 1,5 gradi Celsius, sembra impossibile da evitare oggi e allo stesso modo, conosciamo molto bene anche le gravi conseguenze di tutto questo: catastrofi, crisi idriche e sociali ma non solo. Secondo il WWF, negli ultimi 50 anni, c’è stato un decremento del 68% della biodiversità sul Pianeta.

A dispetto dei negazionisti del climate change, che soprattutto negli ultimi tempi, finalmente, non sono più un trend, l’intera comunità scientifica non ha dubbi a riguardo. Il Living Planet Report 2020 presenta infatti una panoramica completa dello stato dei sistemi naturali, alla sua redazione hanno preso parte oltre 125 esperti provenienti da tutto il mondo e ciò che ne risulta è che la causa principale del declino di specie, sono la perdita degli habitat, prima fra tutti la deforestazione di origine antropica. Ma noi, cosa possiamo fare?

Dalla consapevolezza alla sostenibilità: che cos’è AWorld

Dal pianeta luxury a quello dello sviluppo sostenibile, il passo sembra impossibile, eppure è ciò che Alessandro ArmillottaMarco Armellino ed Alessandro Lancieri, e tutto il loro team, hanno fatto.

Dopo aver visto una fabbrica di abbigliamento a Guangzhou in Canton, città molto vicina ad Hong Kong, Alessandro Armillotta ha messo in correlazione la realtà, a ciò che il marketing descrive come reale: lavoratori senza norme di sicurezza o protezione per la salute, 12 ore di lavoro che dormivano praticamente sopra la loro postazione di lavoro e nessun riguardo per la vita delle persone o rispetto dell’ambiente.

Alla fatidica domanda di quale colore sarebbe stato più in voga, la risposta lasciò Alessandro basito: “vai là fuori, guarda il colore del fiume e lo scoprirai”. A quel punto tutto fù chiaro: “un sistema che non funziona non può essere incentivato: è vero che il climate change di solito sembra che non lo puoi toccare, ma dopo quest’esperienza noi lo abbiamo toccato...”, venne così la voglia di cambiare registro e con esso arrivarono molte idee, tra cui AWorld, solo “la punta dell’iceberg“.

Alessandro Armillotta Marco Armellino
photo credits site.aworld.org

L’idea di AWorld, mi racconta, non è certo stata l’unica, mi confessa, infatti, che possiede un piccolo taccuino con annotate tutte le sue idee, anche quelle irrealizzabili, almeno per ora, perchè per un sognatore come lui non bisogna mai dare un limite alla fantasia e alla creatività e continua dicendo “…l’App nasce da 10 anni di studi e dall’applicazione di alcune tecniche di gamification che abbiamo avuto modo di applicare nel mondo del marketing, dopo giornate e giornate di dubbi siamo giunti a mettere in piedi l’App AWorld e da qui, la volontà ferma di metterci a disposizione per abbracciare una missione decisamente più grande di quella di fare imprenditoria: fare la nostra parte per incentivare la sostenibilità…

Mi racconta poi di quanto per lui sia importante mantenere una grande apertura mentale e confrontarsi sempre: “…spesso all’interno del team nascono confronti e proprio da quelli, si ottengono le migliori idee, ma ancora, grazie alle tante esperienze, come quelle di Antonia, una nostra collaboratrice, che quando l’ho conosciuta, viveva in un Van che viaggiava ad olio di patatine riciclato e che ora vive su una barca a vela e usa come unica fonte di energia elettrica un pannello fotovoltaico, alle volte anche riuscire a vedere al di là di ciò che sembra la normalità ai più, permette di agire in modo rivoluzionario ed efficace.”

L’incontro con le Nazioni Unite e ActNow

L’App free, compatibile sia per Android che per Ios, è diventata immediatamente partner ufficiale dell’UN nella lotta al climate change, riesce infatti grazie a tecniche di gaming e nudge, ad indurre cambiamenti sostenibili ma innanzitutto permette una presa di coscienza delle proprie abitudini e del mondo che ci circonda.

I contenuti ricalcano i goals dell’Agenda 2030, tralasciando il metodo didattico e facendo invece largo al divertimento e all’azione più ludica. L’idea è “valorizzare le buone azioni abbandonando i sensi di colpa.”

Alessandro mi dice infatti che per loro è motivo di enorme orgoglio essere stati scelti da UN “…fin dal 2019, quando salendo in ascensore in questo enorme palazzo di vetro a New York, eravamo determinati con in mano la nostra idea ed oggi non riesco a immaginare nulla di diverso per la campagna ActNow di UN

La chiave del successo di Aworld

La chiave del successo di quest’app quindi è certamente l’esperienza del divertimento: “non vogliamo essere come quelle app conta calorie che dopo 3 giorni non vuoi più usare perchè ti deprimono, vogliamo invece spingerti a dare il massimo, valorizzando ogni tuo piccolo cambiamento o presa di coscienza, noi vogliamo concretizzarli e farti appassionare a questi comportamenti!” afferma Alessandro.

aworld UN app
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sostenibilità app
photo credits site.aworld.org

AWorld infatti tiene traccia delle abitudini e dei risparmi che possono essere fatti quotidianamente: dai litri di acqua risparmiati fino ai Kg di CO2non emessi grazie ad azioni più sostenibili. Da una doccia più breve, all’uso della bicicletta o del treno ma ancora da un pasto vegetale fino al contatto con la terra, tutte piccole azioni che formano il risultato.

Storytelling, sfide, test, community, il tutto verso un cambiamento delle proprie abitudini che nel quotidiano, proprio come piccole gocce in un oceano, riescono ad apportare acqua al sistema.

Guadagnare punti per ogni buona azione fatta porta a divertirsi mentre si diventa più sostenibili!

Cosa possono fare le aziende?

Le aziende di fatto possono contribuire, investendo in sostenibilità, sociale ed ambientale, nell’intera filiera, dai clienti, ai dipendenti fino alla catena produttiva e distributiva, grazie a challenge ovvero sfide che vengono supportate dalle aziende che scelgono AWorld. Un modo nuovo per incentivare la sostenibilità in ambito aziendale. Oggi AWorld è stata scelta da Flowe, da Green Pea, dal Porto di Genova, da CapGemini e da molte altre aziende, ogni giorno in continua crescita.

Il futuro di Aworld?

Alessandro mi dice che nel futuro c’è sicuramente il desiderio di coinvolgere più persone possibili: “sogniamo di avere un’app che quando la mattina ti svegli, sa dove ti trovi e usa la qualità dell’aria del luogo in cui ti trovi per indirizzarti verso una mobilità più sostenibile come quella pubblica per esempio…. incentivando un comportamento virtuoso, potremo aiutare ad integrare servizi utili all’ambiente e darti uno strumento per poterti migliorare…perchè no, collegarci ai tuoi strumenti di domotica e spingerti ad utilizzare meno energia e risorse idriche di quante utilizzate nel mese precedente, sempre nell’ottica di non dare nessun giudizio ma incentivare le buone azioni, è questa la chiave insomma!”

Molto ci aspetta nel mondo di AWorld quindi e a noi, non resta che cimentarci in sfide sempre nuove, per rendere la nostre vite più leggere. Se non l’hai ancora scaricata, cercala e sfida i tuoi amici ad essere più sostenibile!

A presto,

info:

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

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