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Oggi 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle principali sfide del nostro tempo. Sebbene la ricerca scientifica abbia fatto passi da gigante nella diagnosi e cura dei tumori, la prevenzione rimane una delle armi più potenti per ridurne l’incidenza. Tra i fattori più importanti, assieme alla genetica c’è certamente l’alimentazione la quale gioca un ruolo cruciale. Ma come possiamo sfruttare il cibo per proteggere il nostro organismo? scopriamolo insieme grazie ai suggerimenti della scienza.
L’importanza di una dieta equilibrata

Diversi studi scientifici hanno evidenziato che una dieta equilibrata ricca di alimenti naturali può ridurre significativamente il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore. Secondo il World Cancer Research Fund, una larghissima percentuale dei tumori, fino al 50%, potrebbe essere prevenuto attraverso uno stile di vita sano, il che include una corretta alimentazione.
Un esempio su tutti è il consumo di frutta e verdura di stagione, che forniscono vitamine, minerali e antiossidanti essenziali per combattere i radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule e favorire la crescita tumorale.
I 5 consigli del Prof.Berrino e il suo Progetto Diana
Franco Berrino è un medico ed epidemiologo italiano, noto per i suoi studi sul legame tra alimentazione e prevenzione dei tumori. Ha lavorato per molti anni presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ha diretto il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva. Autore di numerosi libri e articoli scientifici, Berrino promuove uno stile di vita sano basato su un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e gestione dello stress.
Il Progetto Diana (acronimo di DIet and Androgens) è un’iniziativa scientifica nata con l’obiettivo di studiare come modificare la dieta e lo stile di vita per ridurre i livelli di ormoni come gli estrogeni e gli androgeni, che possono favorire lo sviluppo di tumori al seno. Grazie a interventi basati su alimenti naturali, integrali e poveri di grassi animali, il progetto ha dimostrato l’importanza di scelte alimentari consapevoli nella prevenzione delle recidive tumorali e nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti oncologici.
1.Incrementare il consumo di cereali integrali e legumi: è importante di ridurre i carboidrati raffinati e sostituirli con cereali integrali e legumi, che offrono un rilascio graduale di energia e supportano una flora batterica benefica.
2.Ridurre le proteine animali: privilegiare fonti proteiche vegetali e limitare il consumo di carni rosse, in particolare quelle lavorate, per ridurre l’infiammazione e il rischio di tumori.
3.Evitare zuccheri raffinati e bevande zuccherate: gli zuccheri semplici alimentano l’infiammazione e possono favorire lo sviluppo di tumori. Il Prof.Berrino consiglia di dolcificare con moderazione usando fonti naturali come la frutta come maltp di riso o sciroppo d’agave.

4.Aumentare il consumo di frutta e verdura fresca e biologica
Consumare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, con preferenza per alimenti di stagione e non trattati, per massimizzare l’assunzione di vitamine, minerali e antiossidanti è una buona abitudine. In particolare le crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoli) le quali contengono sulforafano, una sostanza con proprietà anticancro dimostrate in studi preclinici certamente massimizzano i benefici antitumorali e i frutti di bosco ricchi di antociani, sono potenti nel contrastare lo stress ossidativo.
5.Integrare spezie e alimenti antinfiammatori
Utilizzare spezie come curcuma, zenzero e cannella, oltre ad alimenti ricchi di omega-3 come semi di lino e noci, per contrastare i processi infiammatori cronici legati al cancro sembra funzionare molto bene. La curcuma, grazie alla curcumina, presenta effetti anti-infiammatori e antitumorali secondo numerose ricerche (Aggarwal & Harikumar, 2009).
Alimentazione e tumori: i dati scientifici
Un’importante revisione pubblicata su The Lancet Oncology del 2019 ha sottolineato come il sovrappeso e l’obesità siano collegati a un aumento del rischio di almeno 13 tipi di tumore, tra cui quello del colon-retto, del seno e del fegato. Mantenere un peso corporeo sano attraverso una dieta bilanciata e una buona attività fisica è quindi essenziale.

Inoltre, uno studio del Journal of the National Cancer Institute del 2015, ha evidenziato che una dieta ricca di fibre può ridurre il rischio di cancro al colon fino al 20%. Le fibre, infatti, migliorano la salute intestinale favorendo la proliferazione di batteri benefici e la regolarità intestinale. Risulta quindi utile:
- Preferire alimenti integrali e naturali: cereali integrali, legumi, noci e semi.
- Evitare l’eccesso di proteine animali, prediligendo fonti vegetali o pesce ricco di omega-3, come salmone e sgombro.
- Ridurre il consumo di alcol: secondo l’American Cancer Society, anche basse quantità di alcol possono aumentare il rischio di tumore.
I nemici nella dieta moderna

Se da un lato ci sono alimenti che proteggono, dall’altro alcuni cibi possono aumentare il rischio di tumori. Tra questi troviamo:
- Carni lavorate: l’Organizzazione Mondiale della Sanità le ha classificate come cancerogene, in particolare per il tumore al colon-retto.
- Zuccheri raffinati e bevande zuccherate: il consumo eccessivo di zuccheri può contribuire all’obesità e alla sindrome metabolica, aumentando il rischio di tumori.
- Grassi trans: presenti in molti alimenti trasformati, sono associati a infiammazioni croniche, un terreno fertile per lo sviluppo di tumori.
La Giornata Mondiale contro il Cancro è un momento per riflettere sull’importanza della prevenzione. Adottare una dieta sana, ricca di alimenti protettivi e priva di sostanze dannose, è un atto di cura verso noi stessi e il Pianeta. Non dimentichiamo che le scelte alimentari sostenibili non solo migliorano la nostra salute, ma contribuiscono anche a preservare l’ambiente.
Se vuoi approfondire ecco tre libri utili:
- “Anticancer: A New Way of Life” di David Servan-Schreiber
- “How Not to Die” di Michael Greger
- “La dieta antitumore” di Franco Berrino

Fonti:
Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Berrino, F., et al. (2001). “Diet and Hormones: Diana 1 Trial Results.” European Journal of Cancer Prevention.
Pubblicazioni relative al Progetto Diana disponibili su PubMed.
Boffetta, P., & Hashibe, M. (2006). “Alcohol and cancer.” The Lancet Oncology, 7(2), 149-156. Questo studio esplora la relazione tra il consumo di alcol e diversi tipi di cancro, evidenziando l’importanza di limitare l’assunzione di alcol.
Norat, T., et al. (2010). “Meat, fish, and colorectal cancer risk: the European Prospective Investigation into cancer and nutrition.” International Journal of Cancer, 124(3), 734-743. Analizza il ruolo delle proteine animali e il loro impatto sul rischio di cancro al colon-retto.
Giovannucci, E., et al. (2002). “The epidemiology of vitamin D and cancer risk.” Cancer Causes & Control, 13(3), 287-299. Questo studio evidenzia l’importanza della vitamina D nella prevenzione dei tumori, in particolare quelli del colon e della prostata.
Wu, S., et al. (2011). “Dietary patterns and risk of prostate cancer in U.S. men.” The American Journal of Clinical Nutrition, 93(5), 1092-1099. Analizza come determinati schemi alimentari possano influire sul rischio di cancro alla prostata negli uomini.