La crescente scarsità di risorse alimentari e l’aumento dei prezzi dei cereali sono un problema sempre più urgente a livello globale, con implicazioni drammatiche per i paesi più poveri. L’aumento dei costi delle importazioni cerealicole, stimato dalla FAO (Food and Agriculture Organization) per il 2007/2008, è destinato a crescere del 56%, sommato all’incremento del 37% registrato nel 2006/2007. Questo scenario è il risultato di un’interazione tra vari fattori economici, tra cui l’impennata dei prezzi delle materie prime, le tariffe dei trasporti e la crescente domanda di risorse alimentari, ma soprattutto le difficili condizioni climatiche che minacciano le coltivazioni agricole globali.
Secondo le proiezioni della FAO, per i paesi africani con deficit alimentari, come quelli che affrontano crisi strutturali, l’aumento dei costi potrebbe arrivare al 74%, mettendo in ulteriore difficoltà milioni di persone che dipendono dall’importazione di cereali per la loro alimentazione quotidiana. A livello globale, questo fenomeno di crescita dei prezzi ha determinato un aumento esponenziale del costo di alimenti fondamentali, come il riso, il mais, il pane, il latte e la soia, causando proteste in molte nazioni vulnerabili come Egitto, Camerun, Senegal, Haiti e Madagascar. Il caro-prezzi, in alcuni casi, ha portato a disordini civili, mentre in altre situazioni si è reso necessario l’intervento delle forze di polizia per mantenere l’ordine pubblico.
L’Influenza dei cambiamenti climatici sulla produzione agricola
Le proiezioni della FAO per la produzione agricola mondiale nel 2008 indicano una crescita, soprattutto per quanto riguarda la produzione di grano, grazie all’espansione delle superfici coltivate in molte aree del mondo. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà fortemente dalle condizioni climatiche, che hanno già avuto un impatto devastante sulle colture in molti paesi produttori. In effetti, la siccità e gli eventi meteorologici estremi, come le alluvioni e le ondate di calore, stanno riducendo la capacità agricola globale. Secondo un rapporto del Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il cambiamento climatico potrebbe ridurre la produttività agricola di alcune regioni chiave, con effetti devastanti sulle economie vulnerabili.
Nel contesto attuale, le condizioni climatiche sfavorevoli stanno esacerbando una già fragile situazione di scarsità di cibo, e l’incremento dei prezzi delle materie prime alimentari sta aggravando la crisi. Nonostante gli sforzi per aumentare la produzione, infatti, le difficoltà economiche e le politiche interne di molti paesi continuano a ostacolare il miglioramento delle condizioni di vita delle persone che vivono in povertà. Secondo la FAO, 37 paesi stanno affrontando gravi crisi alimentari, tra cui Lesotho, Somalia, Eritrea, Burundi, Sud Sudan e Haiti, con un evidente divario tra le nazioni più ricche e quelle più povere.
Il ruolo delle politiche economiche e le misure di sostegno
Nonostante l’aumento della produzione, i governi di molti paesi hanno dovuto affrontare difficoltà senza precedenti. Le misure di contenimento dei prezzi, come i sussidi alimentari, le restrizioni sulle esportazioni e i controlli sui prezzi interni, non sono riuscite a limitare completamente gli aumenti dei costi. Ad esempio, i maggiori esportatori di riso, come l’India e il Vietnam, hanno imposto restrizioni alle esportazioni per proteggere la propria sicurezza alimentare, creando scarsità sui mercati internazionali e ulteriori aumenti dei prezzi. Tali misure, purtroppo, non sono state sufficienti per fermare l’aumento dei prezzi e non sono riuscite a risolvere i problemi strutturali che stanno contribuendo a una crescente crisi alimentare globale.
L’insicurezza alimentare è oggi una delle principali cause di conflitti internazionali. La competizione per le risorse alimentari ha infatti portato a sommosse sociali in diverse aree del mondo, in particolare in quelle regioni che si trovano già in una condizione di difficoltà economica. Se il prezzo del cibo continua ad aumentare, la crescita della povertà e dell’instabilità potrebbe avere effetti devastanti, in particolare nei paesi più vulnerabili.
Cosa si può fare?
Per affrontare questa crisi, è urgente una strategia globale che combini la lotta ai cambiamenti climatici con una gestione sostenibile delle risorse naturali. I paesi ricchi, che sono i principali responsabili delle emissioni di gas serra, devono prendere iniziative concrete per ridurre il loro impatto ambientale, finanziando progetti di sviluppo agricolo sostenibile e promuovendo politiche di riduzione degli sprechi alimentari. I governi devono inoltre collaborare a livello internazionale per garantire l’accesso equo al cibo e aiutare i paesi più vulnerabili a migliorare la propria capacità di produrre cibo in modo autonomo.
Solo affrontando la crisi globale da una prospettiva multidimensionale che includa cambiamenti nelle politiche economiche, il sostegno alla produzione agricola sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici, possiamo sperare di fermare l’escalation della crisi alimentare globale e garantire un futuro più sicuro e prospero per tutte le persone.
Le sfide che il mondo sta affrontando oggi in materia di sicurezza alimentare e cambiamenti climatici richiedono un cambiamento radicale nelle politiche economiche, nella gestione delle risorse naturali e nella produzione alimentare. Mentre il cambiamento climatico continua a minacciare le coltivazioni e a ridurre l’accesso alle risorse idriche, le risposte politiche e sociali devono essere tempestive e articolate, per evitare che la crisi diventi irreversibile. I paesi ricchi devono fare la loro parte, ma è fondamentale che il sostegno a lungo termine vada verso i paesi più vulnerabili, che affrontano le conseguenze dirette di una crisi che è globale ma che colpisce in modo particolare le economie più fragili.
Libri consigliati:
- Vandana Shiva, Il seme dell’uomo: La biodiversità in pericolo – Un’analisi critica sulla crisi alimentare globale e l’importanza della biodiversità nella sostenibilità agricola.
- Noam Chomsky, Gli anni del cambiamento – Un’approfondita riflessione sulla politica globale, le disuguaglianze economiche e le conseguenze ambientali delle politiche neoliberiste.
- Naomi Klein, Shock Doctrine: L’ascesa del capitalismo del disastro – Esamina come le crisi globali vengano sfruttate per promuovere politiche economiche che danneggiano i più vulnerabili, con ampie implicazioni per la sicurezza alimentare e ambientale.
Fonti
- FAO. (2008). Crop Prospects and Food Situation. Food and Agriculture Organization of the United Nations. Link alla fonte
- Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). (2021). Climate Change 2021: The Physical Science Basis. Cambridge University Press. Link alla fonte
- World Bank. (2021). Agriculture and Food Security: Challenges and Opportunities. Link alla fonte
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