Cos’è un bullet journal di Ryder Carroll e come crearne uno facilmente

photo credit Carmela Kia Giambrone

Quando d’improvviso un pomeriggio invernale ho scoperto che “concentrarsi su troppe cose nello stesso momento” a quanto pare, non era solo un mio problema, ho scoperto anche il mondo di Ryder Carroll e del bullet journaling.

“La curiosità naturale è incredibilmente importante perchè genuina…”

Quando nel mio cuore fa breccia qualcosa di nuovo, l’esplosione di contenuti, il desiderio di sapere tutto e subito, mi spinge alla ricerca quasi spasmodica d’informazioni sempre maggiori e sempre più accurate.

Per natura sono poco paziente, eppure la pazienza è davvero una virtù, soprattutto durante i primi passi di un’avventura, perchè permette di gustare ogni piccolo attimo con grande attenzione ai dettagli e cura.

Da qualche tempo, accostatandomi al mondo della calligrafia prima e del bullet journaling dopo, ho acquisito una miriade d’informazioni diverse. Le nozioni iniziali sono arrivate dalla rete, grazie a video di aficionados, siti di “settore” ufficiali e non, utenti instagram e tutorial pinterest e così dopo poco sono riuscita ad iniziare il mio bullet journal personale.

Il bullet journaling è uno dei migliori metodi che io abbia mai sperimentato per comprendere davvero quanto potere possiedo nel plasmare la mia vita.

Ma procediamo per gradi.

Questo metodo è stato ideato da Ryder Carroll. Il metodo organizzativo di Ryder Carroll, il suo bullet jouraling, non riguarda assolutamente il collezionare o il disegnare su un’agenda o il fatto di tenere un grazioso diario, niente di più lontano da questo infatti, non è sketchbooking. Creare un bullet journal significa tener traccia del passato, organizzare la propria quotidianità, il proprio presente e gestire, pianificandolo, il futuro.

Nella sua TEDxYale  “How to Lead an Intentional Life”, Carroll spiega in maniera molto chiara la sua visione di organizzazione della vita che si potrebbe, con estrema semplicità, riassumere in:

“La libertà di scelta è un nostro privilegio”

Questa libertà però, come ogni cosa al mondo, ha un costo e questo “costo” è costituito tanto dal tempo, quanto dalla dedizione nel portare avanti le nostre scelte libere.

In effetti, anche se lo diamo per scontato, prendere una decisione, richiede necessariamente di focalizzarci.

La concentrazione, a sua volta, necessita di energia e come detto, di tempo. Il tempo, nostro malgrado però non è una risorsa rinnovabile (non lo possiamo guadagnare, bensì solo perdere) e questa è una delle più grandi verità, capaci di creare il maggiore stress e la peggiore ansia possibile in tutti noi.

Per poter affrontare la nostra vita abbiamo, in ultima analisi quindi, bisogno di uno spazio per pensare e focalizzarci.

Caroll, banalmente, ci fornisce il metodo per ottenere questo spazio e per farlo ci basterà:

  • iniziare, ripulendo tutto
  • esternare i nostri pensieri per semplificare la nostra mente creando “un inventario mentale

Come creare il nostro “inventario mentale”

photo credit Carmela Kia Giambrone

Muniamoci di un foglio di carta (un quaderno, un’agenda…) ed una penna.

1° step

Ora annotiamo 2 categorie di “cose”, quelle che dobbiamo fare ed i nostri obiettivi:

-le cose che dobbiamo fare
-quelle che dovremmo fare
-quelle che vogliamo fare

e per ogni cosa che annotiamo chiediamoci sempre: a) è di vitale importanza? b) è davvero importante per me e per la mia vita? – in questo modo possiamo catturare tutti o quasi, i nostri pensieri.

Catturare i pensieri ci permette di lavorarci poi a tempo debito senza eccessiva ansia o enorme stress.

Importante: se però ad entrambe le domande a) e b) la nostra risposta sarà “no”, significa che abbiamo appena individuato una distrazione che, volendo, potremo cancellare dalla nostra lista e quindi dalla nostra vita quotidiana.

2° step

La chiave per stabilire i nostri obiettivi e prepararci al successo” sarà suddividere in piccoli progetti raggiungibili i nostri obiettivi.

Caroll suggerisce infatti che questi nostri piccoli progetti, per poter “funzionare” debbano soddisfare sempre alcune caratteristiche principali:

  1. non devono avere barriere in ingresso: non dobbiamo cioè aspettare nessuno o niente possiamo invece iniziare fin da ora
  2. devono avere un elenco di azioni e compiti chiari e definiti
  3. deve essere necessario massimo un mese per portarli a termine: se così non è basta “spezzettarli” ulteriormente

Ma a cosa serve questo nostro “inventario mentale

Il nostro “inventario mentale” ci dà un’idea di come stiamo investendo il nostro tempo e le nostre energie. Caroll ci suggerisce così di porci a questo punto una fatidica domanda:

perchè sto facendo questo?

non dobbiamo caricarci di responsabilità inutili, siamo talmente distratti da ciò che impegna la nostra vita, da dimenticare a volte di chiederci se ciò che facciamo ha davvero importanza e per quale ragione lo facciamo.

Questo inventario mentale è come una mappa: mentre viviamo le nostre vite dobbiamo ricordare di tenere questa mappa aggiornata aggiungendo o sottraendo nuovi passaggi, vie e percorsi. Pena? se non lo facciamo: avere una mappa poco accurata che ci porta lontano dal nostro punto di arrivo, fuori rotta.

Per tenere aggiornata questa nostra mappa bastano 5 minuti al giorno.

Nella sua conferenza Carroll, ci esorta ad essere consapevoli e percepire l’importanza delle azioni che compiamo durante la nostra vita. Ma prendere delle guste decisioni è qualcosa di difficile e così la progettazione delle proprie risorse permette di avere ciò che ci serve davvero per vivere la nostra vita al meglio, aiutandoci ad affrontare le sfide quotidiane.

Il suo metodo si basa su:

  1. semplificare la nostra mente
  2. coltivare la nostra curiosità
  3. rimanere focalizzato nel tempo

La promessa è condurre una vita distratta perseguendo le proprie intenzioni.

Step by step creiamo il nostro Bullet Journal con Ryan carroll

Strumenti necessari per creare il tuo Bullet Journal:

  • un quaderno o un’agenda vuota
  • una matita ed una penna
  • te stesso

photo credit Carmela Kia Giambrone

Le pagine essenziali:

  1. l’indice e le keys
  2. calendario mensile (di 2 pagine: una con i giorni, l’altra con le tue attività)
  3. calendario giornaliero
  4. varie ed eventuali

Non esiste un ordine da rispettare, tutto è personalizzabile.

Quando il bullet journaling lega arte, passione e bellezza

In rete moltissime sono le appassionate di bullet journaling, che da Carroll si sono fatte ispirare certo ma che hanno trasformato il questa semplice pratica di organizzazione in arte e passione.

Una ragazza, italiana e molto giovane che ho trovato molto preparata, piacevole da seguire tanto nei suoi video tutorial quanto su Instagram è certamente Roberta Ranieri che trovate come “Qualcosadierre”.  La sua passione si sviluppa tra grafica, calligrafia e bullet journaling, nel suo “abc” spiega con chiarezza come destreggiarsi in questo fantastico metodo anche a chi è alle prime armi, sul suo canale Youtube trovate moltissimi video utili.

photo credit Carmela Kia Giambrone

Glossario base del bullet journaling

Ma ecco qualche termine che durante il vostro percorso di scoperta nel mondo del bullet journaling certamente incontrerete:

•Index: indice, pagina principale, aiuta a ottimizzare i tempi senza necessità di sfogliare il nostro BJ

Keys: chiavi, codice che utilizziamo sul nostro BJ

•Brain dump: svuotare il cervello ossi tutti i pensieri che abbiamo senza categorizzarli nè dividerli, serve a fare il punto della situazione e liberare la mente

•Bucket list: lista da inserire in bullet journal o agenda di cose che vogliamo realizzare nella nostra vita

Color coding: lista di colori che usiamo sul nostro bj per identificare alcuni elementi

Daily log/view: ossia visione giornaliera che realizziamo sul nostro bj; va realizzata quotidianamente senza pianificare la settimana

Future log e calendex : pianificare appuntamenti ed eventi a lungo termine mese per mese, tutto l’anno

Goals: obiettivi

Gratitude log: pagina della gratitudine, qual’è stata la piccola gioia che mi ha resa felice? (io ho deciso di inserire mese per mese un riquadro “happiness”)

Extra:

Edit tracker: sezione per monitorare le nostre abitudini (gym, health, food…) che va compilata quotidianamente

•Time mountain (spiegato molto bene da Kim nel suo blog tinyrayofsunshine.com/blog/time-mountain): è un grafico che esprime le ore del giorno Vs la nostra produttività con obiettivo di migliorarla ove necessario

Collection / Vision board: cose da fare legate dallo stesso tema, liste, sogni, desideri, viaggi…

Master BuJo: secondo quaderno in cui scrivere liste, info permanenti (compleanni, libri, serie, …)

Ricordate, come vogliate che sia il vostro bullet journal dipende solo da voi: essenziale e minimal come quello di Ryder, mervaigliosamente decorato come quello di Roberta, diciamo una via di mezzo tra qualcosa di estremamente semplice e qualcosa di super decorato come il mio, poco importa, iniziate subito e create il vostro metodo di pianificazione!

Passo dopo passo, giorno dopo giorno, azione dopo azione creerete il vostro personale bullet journal, sperimentando nella vostra quotidianità il potere di questo metodo di organizzazione mentale semplice, intuitivo e molto divertente.

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

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