Diminuire il consumo di carne per ridurre la CO2

Noi l’avevamo già scritto sul blog perchè letto sull’autorevole “le scienze” ma adesso il concetto che per far diminuire le emissioni di gas serra, è necessario cambiare le proprie abitudini alimentari è stata fatta tramite lo slogan “Alt ai cambiamenti climatici! Riduciamo la CO2” l’UNESCO promuove dal 5 all’11 novembre centinaia di iniziative per la Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile.

Il NEIC – Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione – fa notare come sia necessario dare un messaggio importante: “il comportamento più efficace e potente che il singolo può tenere per far diminuire le emissioni di gas serra è quello di cambiare le proprie abitudini alimentari, diminuendo il più possibile il consumo di alimenti animali, diretti, come la carne, e indiretti, come latticini e uova. Ormai sono sempre di più gli studi pubblicati che mettono in guardia proprio su questo aspetto. L’ultimo è quello del Lancet del 13 settembre. Nella rivista scientifica internazionale, l’articolo “Cibo, allevamenti, energia, cambiamenti climatici e salute” mostra quanto questi aspetti siano correlati tra loro e quanto sia urgente una diminuzione drastica del consumo di carne per evitare il disastro ambientale. Sottolineano che le attività agricole, in special modo l’allevamento del bestiame, sono responsabili per circa un quinto del totale delle emissioni di gas serra. Questo equivale al carico dell’industria, ed è maggiore di quello causato globalmente dai trasporti.”


Inoltre, affermano gli scienziati nell’articolo “il metano e l’ossido nitroso – entrambi potenti gas serra e strettamente associati all’allevamento di bestiame – contribuiscono al totale per il settore agricolo molto di più dell’anidride carbonica. Le tecnologie applicabili a costo sostenibile possono ridurre le emissioni al massimo di un 20%, per questo l’unica soluzione realisticamente applicabile è quella della contrazione dei consumi.”
Invitano quindi gli esperti del NEIC ad un ripensare la propia dieta in senso più ampio, soprattutto se teniamo al futuro del Pianeta: “Se pensiamo che la produzione di un kg di manzo causa una emissione di gas serra e altri inquinanti equivalente a quella che si ottiene guidando per tre ore lasciando nel frattempo accese tutte le luci di casa, possiamo ben capire quanto sia potente la scelta di consumare meno alimenti animali, più potente di qualsiasi altra scelta il singolo possa fare. Questo porterebbe a molti effetti collaterali positivi: una dieta più sana, migliore qualità dell’aria, maggiore disponibilità di acqua, una razionalizzazione dell’uso dell’energia e della produzione di cibo“.

Fonti:

nutritionecology.org/it/index.html

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

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