Alimenti: tra date di scadenza e spreco alimentare

yogurt scaduto da ben 15 giorni • Photo credit Carmela Kia Giambrone

Qualche tempo fa, mi sono imbattuta per caso in un tweet che citava un “allarme di Coldiretti”, proveniva da una nota autrice green ed esprimeva sgomento per il fatto che 1 italiano su 2 consumasse senza alcun timore alimenti ben dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Quando l’ho letto, non solo mi sono sentita bacchettata ma in effetti quest’ammonimento mi ha permesso all’istante di far scattare su “ON”  l’interruttore della lampadina nella mia mente: “e che c’è di sbagliato in questo?”

Data di scadenza: sappiamo davvero leggerla?

Poco tempo prima infatti avevo avuto la possibilità di assistere alle spiegazioni del Prof.Segrè e del progetto LastMinuteMarket durante le registrazioni del programma di Licia Colò su Tv2000. Il progetto principe che combatte lo spreco tutti i giorni veniva reso molto semplice grazie al professore che, con ovvia prudenza naturalmente, ricordava quanto spesso le date indicate come “scadenza“, per la grandissima parte degli alimenti, fossero solo indicative e che il modo migliore, e questo ognuno di noi lo poteva facilmente capire anche solo applicando il mero buonsenso, fosse annussare, osservare e magari assaggiare.

Certo sempre il professore ricordava quanto fosse importante la distinzione tra “preferibilmente” o “da consumarsi entro il” diciture che indicano rispettivamente una data indicativa e una data invece da rispettare con più precisione.

Il metodo di conservazione degli alimenti

Generalmente però se conservati all’asciutto, senza sbalzi di temperatura e nella confezione originale tantissimi alimenti si possono consumare oltre la data di scadenza senza rischi per la salute.

Forse, mi son detta, tutti noi dovremmo ripassare l’ABC che le nostre nonne certamente ci hanno insegnato e che l’evoluzione ha fatto sì che sviluppassimo per sopravvivere alle avversità dell’ambiente in cui i nostri antenati vivevano.

Per sopravvivere, in fondo, nessuno metteva delle date di scadenza quindi riappropriarsi delle nostre capacità non è solo una forte prova di coraggio in un mondo in cui ci viene detto cosa fare in ogni ambito della vita ma soprattutto sembra essere una rivoluzione culturale.

Se apriamo uno yogurt scaduto magari anche da una settimana ma alla vista pare buono, all’olfatto anche e se con la punta della lingua ne assaggiamo un millesimo…e bè pare tutto apposto, perchè mai dovremmo buttarlo? solo perchè una data impressa sulla confezione ci dice che dovrebbe essere andato a male? ed i nostri sensi allora? a che servono?

Per ridurre lo spreco basta il semplice buonsenso quindi.

Oltre alle scadenze c’è anche da ricordarsi quanto sia importante la buona conservazione degli alimenti: insomma, se li conserviamo bene ci daranno tutto il tempo di venir consumati.

Come conservare gli alimenti in dispensa

  • Legumi, cereali, farine, semi conserviamoli in barattoli di vetro (ricicliamo i contenitori di vetro di ciò che acquistiamo!)
  • Verdura e frutta non laviamola e non mettiamola in frigo avvolta in buste di plastica, meglio dei canovacci puliti ed asciutti; poniamola poi nella parte più bassa del frigorifero e ricordiamoci che patate, cipolle, aglio e banane non vanno conservate in frigorifero ma ad esempio,  in sacchetti di carta al buio a temperatura ambiente.
  • Se utilizziamo a metà una bottiglia di passato di pomodoro ricordiamoci di versare un sottile strato d’olio sulla rimanente parte da conservare, questo eviterà la formazione di muffe. Non intingiagiamo direttamente il pane nella marmellata dentro il vasetto, usiamo un coltello pulito o un cucchiaio, a volte il galateo serve anche per evitare sprechi.
  • Per non aver avanzi cuciniamo la quantità necessaria e non, come spesso ci insegna la nostra cultura, “di più così ce n’è” . Se però ci piace far porzioni abbondanti, ricordiamoci che gli avanzi non si gettano: se rimaneggiati si trasformano in un nuovo pasto, oppure se preparati a partire da alimenti freschi possono venir facilmente conservati in freezer per poter essere consumati in un altro momento.
  • Per evitare sprechi poi, facciamo sempre una lista della spesa ricordandoci di comprare solo ciò che manca e ciò che adoperiamo, non facciamoci in alcun modo spingere ad acquistare un prodotto solo perchè in offerta.

Dopo tutta questa riflessione quindi sono andata in frigo e mi sono detta…ecco, forse il mio yogurt di soia scaduto da ben 15 giorni e dimenticato dietro a una enorme mazzo di coste…bè osservato, annussato e assaggiato…a me pare buono. Se però non riceverete più mie notizie ne capirete la ragione.

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

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