Saldi? vestiti sostenibile: wardrobe capsule, decluttering e kakebo

 

 

Come sempre, ogni anno nuovo inizia con una lista di buoni propositi. Ma, diciamocelo, continuate così ormai da sempre ed alcuni di questi beneamati buoni propositi vi assillano per le prime settimane e poi finiscono immancabilmente nel cassetto dei sogni perduti, o sbaglio?

Nuovo anno e buoni propositi

La prima cosa da fare, quando si pensa di voler realizzare un sogno, è guardare con occhi nuovi.  In fondo c’era qualcuno che un tempo disse “…ripetere sempre le stesse azioni aspettandosi un risultato diverso è da folli.”

Quindi iniziamo a pensare in maniera completamente diversa, consapevole magari: vi chiederete “e che diavolo c’entra tutto questo con i saldi di fine stagione?”

Photo credits Carmela Kia Giambrone

Ebbene, mi sono lasciata influenzare da alcune amiche che, a ridosso dei saldi invernali, come tutti gli anni appena dopo Natale, hanno cominciato a stilare una lista di capi d’acquistare: scarpe, abbigliamento, accessori. Mi sono fermata un secondo a riflettere e prima di gettarmi a capofitto in una mia personalissima lista di capi must-have mi sono detta: “aspetta, ma prima di voler qualcosa di nuovo, sono certa di non avere già ciò che desidero?”

Una massima di vita direi (poi ho pensato a quanto il mio kakebo sarebbe stato fiero di me in quel momento).

Mi sono così soffermata a riflettere e basandomi sul nuovo concetto di guardaroba, che probabilmente molte amiche fashion blogger o anche amanti dello stile a 360° conoscono già benissimo, in questo caso però visto con occhi molto diversi: il capsule wardrobe ossia il guardaroba capsula.

Che cos’è il wardrobe capsule ?

Che cosa si intende con questa astronautica definizione? Il guardaroba capsula non è altro che un guardaroba realizzato da un numero, un set, prefissato in anticipo di capi di abbigliamento (inclusi anche gli accessori, quali scarpe, borse, cinture, foulard, cappelli,…) perfetto per affrontare un’intera stagione.

Ma qual’è l’idea furba? applicare la riduzione.

Pensavate davvero che io non finissi a parlare delle 3R anche qui? Ovviamente ridurre è anche ciò che sta alla base del decluttering ed del concetto di minimalismo ossia “Less is more”: la scelta di ciò di cui abbiamo bisogno pianificando in anticipo, in maniera razionale e lucida, permette di compiere consapevolmente un’alleggerimento notevole.

Da dove sono partita? ho iniziato a sbirciare tra libri, riviste ed anche on line su vari siti inglesi, tedeschi ed americani ed ho capito che, come sempre, il miglior modo per far funzionare qualcosa è pianificarla.

Guardaroba capsula consapevole: come ritrovare noi stesse in un armadio

Photo credits Carmela Kia Giambrone

Una grande persona della mia vita mi ha insegnato che la pianificazione è tutto, quindi in forza di questo, sapete cosa fatto?

Un bel giorno, liberata da alcuni impegni d’improvviso, mi sono messa di buona volontà ed ho scelto di trasformare il mio armadio in un guardaroba capsula consapevole.

Una volta finito questo compito titanico, sarò pronta ad accettare l’invito delle mie amiche ad andare a fare un po’ di shopping felice di aver fatto ordine nel caos.

Ma se credete sia soltanto un lavoro superficiale di riorganizzazione del proprio armadio, fidatevi, non avete davvero capito il reale significato di quest’esperimento.

Ripercorrere gli oggetti, in questo caso indumenti ed accessori, che esprimono noi stessi nel mondo e che fanno ed hanno fatto parte della nostra vita ma che per qualche ragione in alcuni casi non ne fanno più parte ma che invece si trovano ancora lì, quasi bloccati nella nostra casa e che noi siamo consapevoli di non desiderare più, non è certo poca cosa con cui fare i conti.

Una volta che acquistiamo questa consapevolezza e la accettiamo, il solo farlo, ci permetterà di ri-elaborare emozioni ed elaborare sentimenti che magari non sappiamo neanche noi di provare.

Marie Kondo potrebbe esser fiera di quest’esercizio modaiolo perchè in effetti la sua arte del riordino si accosta moltissimo al nostro Gcc (Guardaroba capsula consapevole).

Forse accostare una riorganizzazione dell’armadio ad una seduta di meditazione vi sembrerà un pò azzardato ma provate anche voi e poi se ne potrà discutere liberamente.

Il nostro armadio è un portale che si apre ad un viaggio dentro noi stessi, verso la conoscenza profonda del nostro essere e dei nostri desideri: non dimentichiamo che la scelta di come vogliamo mostrarci, apparire, nel ed al mondo, in qualche modo, dice anche come siamo dentro e cosa sentiamo in quel preciso istante della nostra vita.

Il famoso qui ed ora di Marina Abramović.

Non ci credete? pensate a quando, nella vostra vita, avviene un cambiamento improvviso ed al desiderio di rivoluzione che ci assale poco dopo, certo una rivoluzionare estetica ma che sembra gettare i semi per qualcosa che dovrà avvenire (un esempio su tutti il cambio di acconciatura dopo la fine di una relazione sentimentale per esempio).

Ma ancora, pensate a quando state malissimo (fisicamente o psicologicamente) e gli unici capi che siete in grado di indossare sono, molto probabilmente, una felpa oversize grigia e dei pantaloni ultra cozy.

Infine, pensate a quando vi sentite estremamente felici, gratificati e state bene, magari dopo un risultato importante o una meta raggiunta e di quanto avreste voglia di scegliere ed indossare il vestito più bello che avete nel vostro armadio anche se in quel momento state soltanto andando all’ufficio postale o magari a fare la spesa e quindi realizzate (forse giusto in tempo!) che presentarvi con un vestito da primo appuntamento e scarpe tacco 12 non è esattamente la scelta più ragionevole per quell’occasione.

Insomma anche se lo neghiamo, ricordiamoci che corpo e spirito insieme formano noi stessi e senza pregiudizi ed in piena consapevolezza, accogliamo questo concetto facecendolo nostro.

Sarà un viaggio esplorativo ed il far-da-sè un capsule conscious wardrobe sarà sicuramente un’esplorazione nella nostra mente. Alla fine, molto probabilmente, capiremo molto di più sulle nostre scelte e sapremo molto di più sui noi stessi di quanto ne sappiamo adesso.

Non dimentichiamo che ognuno di noi è in continuo cambiamento.

Alcuni consigli utili per il wardrobe capsule

Naturalmente una cosa che non ho specificato è che il “planning” varierà ad ogni stagione (gennaio-marzo / aprile-giugno/ luglio-settembre/ ottobre-dicembre) e quindi andrà ricostituito per ogni stagione sia a seconda del clima che a seconda di come ci sentiamo.

Secondo appunto ma che è ovvio (per chi condivide i miei stessi valori e quindi legge il mio blog): tutti i vestiti di cui decideremo di liberarci sarebbe bene fossero donati a chi ne ha bisogno e non gettati nella spazzatura. Insomma se per noi qualcosa è uno scarto, per altri non è detto che lo sia, potrebbe essere un valore.

Terzo: Se le nostre taglie varieranno, naturalmente, anche il nostro guardaroba dovrà variare con esse quindi possiamo mantenere un certo margine di lavoro durante il corso dell’anno. Non siate rigidi, non siate adepti.

Quarto: consideriamo viaggi o eventi importanti come extra.

Accettata la sfida quindi prima dei saldi sono pronta per iniziare: voi siete pronti a creare il vostro guardaroba capsula consapevole?

Photo credits Carmela Kia Giambrone

Stato by step creiamo il nostro Wardrobe Conscious Capsule

Ingredienti:

  • pazienza
  • musica rilassante (io uso la Stay focus su Spotify)
  • candele (perchè no di soia) per creare l’atmosfera
  • un pomeriggio a disposizione
  • desiderio di analisi e rinnovamento (tipici tratti dei primi giorni del nuovo anno)
  • tonnellate di abbigliamento
  • un armadio vuoto
  • infinite grucce
  • 2 sacchi sottovuoto per abiti
  • 2-3 sacchi spesa/box
  •  Il Capsule planner un-fancy.com è il punto dal quale sono partita per creare il mio personalissimo capsule conscious planner 2018

STEP 1

Scrivete su 4 piccoli fogli le quattro aree su cui lavorerete (per me è stato perfetto, metaforicamente parlando, usare le pagine della mia vecchia agenda 2017)

  1. ciò che adorate
  2. ciò che amate ma che siete consapevoli non sarà per sempre(perchè stagionale)
  3. ciò che “mmm, sì francamente è simpatico ma…” insomma il Ni per eccellenza
  4. ciò di cui vi libererete (No no, proprio no!)

ed ora posizionate sul vostro letto ai quattro vertici queste 4 categorie.

STEP 2

Photo credits Carmela Kia Giambrone

Svuotate il vostro armadio.

Procedete per gradi, partite prima dall’abbigliamento per poi, una volta capito il meccaniscmo, passare agli accessori.

Ponete tutti i vostri capi di abbigliamento senza grucce in una grande montagna che, a seconda della vostra addiction per la moda sarà una collina o l’Everest.

STEP 3

Provvedete, uno per volta, a piegare per bene i capi e riporli nell’area giusta.

Riflettete ma non soffermatevi 30 minuti, 2 basteranno. Deve essere puro istinto, pura sensazione, fate lavorare il vostro subconscio. Fate tesoro di ciò che quest’esperienza, apparentemente banale, vi raccontarerà di voi.

STEP 4

ciò che è stato riposto nella pila QUATTRO ossia quella dell’adieu riponetela direttamente in buste o scatoloni per poi donarlo, non riguardateci dentro, non ripensateci, ormai è fatta.

STEP 5

Disponete i vostri capi nella pila TRE all’interno del vostro armadio usando le buste sottovuoto per abiti.

Lavorate sulla pila UNO e DUE.

STEP 6

Scegliete il colore base.

Scegliete i colori coordinati.

Scegliete i colori opzionali extra a vostro piacere ma non più di 2-3.

A partire da queste pre-selezioni ora siete pronti a scegliere i vostri 40 capi (totali tra abbigliamento ed accessori), quelli che più sentite vostri, non solo che vi rappresentano meglio in questo momento della vosttra vita ma anche quelli con i quali vi sentite più a vostro agio.

A seconda del vostro modo di vestirvi scegliete rispettivamente:

  • 9 pantaloni / gonne
  • 15 camicie / t-shirt / maglioni
  • 2 vestiti
  • 2 giacche / cappotti
  • 9 paia di scarpe
  • 3 borse

Insomma un po’ come quando create la valigia perfetta per un viaggio che pianifichevate da tempo.

Riponeteli con cura sulle grucce ed appendeteli nel vostro guardaroba.

Ciò che avanza riponetelo in un sacco per abbiagliamento sottovuoto e lasciatelo nel guardaroba.

STEP 7

Chiedetevi come vi sentite.

Pensate a cosa in realtà avete realizzato.

Gustatevi il momento, sentite le sensazioni di consapevolezza, di alleggerimento e soddisfazione e scrivete, dove più desiderate (quaderno, diario, app, messaggio alla voa o al vostro migliore amico…) come vi sentite.

STEP 8

Ripetete con accessori e scarpe ricordando che in totale dovranno essere 40 i capi del vostro capsule conscious wardrobe.

Buona sperimentazione consapevole!

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

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