Kitchen footprint, l’app che riduce la tua impronta

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Direttamente dalla 18° edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione dello scorso 4 dicembre a Bologna che ha visto come vincitore AgroMateriae, un’altra Start up ha fatto breccia nel mio cuore verde.

È Kitchen Footprint, vincitrice della StartCup Liguria, che ha ricevuto uno dei 6 Premi Speciali assegnati quest’anno dalla PNI. Ne ho parlato con Eleonora Gadducci e Tommaso Rebolia, i due ingegneri meccanici che hanno ideato, sviluppato e creato l’App con la preziosa collaborazione di Dedalus e Cecilia Botta alla parte informatica e grafica.

L’algoritmo sostenibile di Kitchen Footprint al servizio del Pianeta

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L’alimentazione di ciascuno di noi ha un grande impatto ambientale come sappiamo e come abbiamo già visto, parlando per esempio, di quali sono i cibi perggiori per il Pianeta o parlando di quinoa o teff: è da questa premessa, quasi scontata forse, per chi ha a cuore i temi ambientali, che l’idea della loro App nasce.

Come sappiamo bene infatti, con un po’ di attenzione e coscienza ecologica, ciascuno di noi può ridurre la sua impronta ecologica. Come? dal rispetto della stagionalità, all’attenzione all’origine, dall’imballaggio fino alla natura dell’alimento ed al metodo di coltivazione, ogni elemento conta nella filiera del cibo. Alcuni cibi come sappiamo possono sembrare eccessivamente cari o alle volte una vera e propria panacea. Ma siamo certi sia tutto reale?

Il corollario dell’insostenibile banana

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Con Eleonora e Tommaso ne abbiamo parlato ampiamente, loro sono stati molto disponibili e carini e li ringrazio infinitamente. Se la scintilla, è nata grazie ad un periodo di lockdown certamente un po’ difficile per tutti, per loro invece quello è stato un vero e proprio incubatore di idee, il vero input è giunto grazie ad una semplice domanda: “…ma le banane che sto mangiando sono sostenibili?”.

Solo chi è attento ai temi ambientali però può porsela, connettendo un alimento all’apparenza innnoquo come un frutto fresco, al fatto che porti con sè, un’enorme impronta di CO2, causata dai trasporti innanzitutto ma non solo, dal metodo di coltivazione, dall’acqua consumata, dal packging connesso.

Insomma, ecco allora l’idea di un’App alla portata di tutti, che spingesse chiunque, anche il meno attento ed interessato ai temi ambientali, a fare la spesa giusta per il Pianeta e farlo quasi senza sforzo. Quasi, perchè l’unica cosa che viene chiesto di fare al consumatore finale è sperimentare l’uso dell’App e perchè no, usarla anche come carrello virtuale, cumulando punti e scalando la classifica del consumatore più virtuoso e responsabile!

L’intervista con Tommaso ed Eleonora

L’app Kitchen footprint aiuta a scegliere tra prodotti simili ma non uguali: una volta che ci si trova al supermercato in procinto di riempire il proprio carrello infatti, gli algoritmi dell’App, permettono di scoprire l’impatto ambientale di un determinato prodotto alimentare in fatto di:

  • CO2 equivalente;
  • acqua consumata;
  • km percorsi;

ed ecco che allora la scelta potrà essere davvero consapevole da parte di ciascuno.

L’App Kitchen Footprint è in continuo sviluppo ed evoluzione e anche il packaging in termini di media di CO2 equivalente entrerà a far parte del conteggio in un prossimo futuro, come pure i metodi di coltivazione (biologico, integrato, radizionale…).

I risultati ottenuti per ciascun prodotto, vengono poi associati al codice a barre univoco ed ecco che come per magia, il consumatore finale viene estremamente facilitato nel compito di scegliere quale cibo fa meno male al Pianeta tra quelli che ha sullo scaffale del supermetrcato, innescando così, si spera, una reazione a catena che potrebbe indurre anche le aziende a voler fare la propria parte per guadagnare punti di sostenbilità riducendo packaging inutili, adottando filiere a Km0 e responsabili.

L’App permette quindi con una semplice scannerizzare del barcode, mendiante il proprio smartphone, di scoprire immediatmanete l’impatto che quel prodotto ha sull’ambiente.

Noi avremo il potere quindi di scegliere consapevolmente: tutti, nessuno esluso, indipendentemente dal grado di coivolgimento ed informazione che possediamo sui temi ambientali. Si rivolge quindi proprio a quella fascia di persone che molto probabilmente non sono ancora interessati nè coinvolti dai temi ambientali, un pizzico di aiuto nella giusta direzione insomma.

Se Eleonora e Tommaso hanno dimostrato che con un po’ di fantasia ed ingegno è possibile fare la propria parte per aiutare il Pianeta, a noi non resta che aiutarli in questa compito, invogliando chi non l’ha ancora fatto a sperimentare questa nuova App che aiuta a ridurre facilmente la tua impronta ecologica quando fai la spesa. Kitchen footprint sarà disponibile dall’estate 2021 ed io non vedo l’ora di provarla!

Continuiamo a percorrere la filosofia zero waste per ridurre ancor di più la nostra impronta ecologica ma facendoci aiutare dalla tecnologia, dalla scienza e dall’innovazione in questo compito, sarà ancora più facile e alla portata di tutti, e così anche le nostre mamme, le nostre zie o il nostro vicino di casa che di ambiente non ne vuol proprio sapere, finalmente, potranno scegliere consapevolmente!

E voi la proverete? raccontatemelo nei commenti!

A presto,

Info:

  • pnicube.it
  • kitchenfootprint.com

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Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

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